"Patrick si suicida, ma impiega tre giorni a morire. I cugini, quattro famiglie attendono l'avvenimento nella grande casa del Nord della Francia, dove si pensa alla morte ma anche a giocare al pallone. A recitare otto strofe del Voyage di Baudelaire, con i giovani ai piani di sopra, i genitore a fare atto di colpa al pianterreno.
54 minuti, calibratissimi, di un'opera prima fatta di attese; dell'autore, co-sceneggiatore di UN MONDE SANS PITIÈ, una cinepresa attentissima ad afferrare la coralità di quell'attesa, ma anche ad isolare improvvisamente, senza alcun compiacimento espressivo, gli individui. Si pensa a Pialat, ma soprattutto ad una sensibilità a fior di pelle, quella di un esordiente da seguire assolutamente."